Messaggio del Vescovo Pierantonio al mondo della scuola - a.s. 2020-2021


Carissimi studenti, insegnanti e operatori della scuola,

mentre sta per cominciare il nuovo anno scolastico sento doveroso rivolgervi un pensiero di vicinanza e di augurio accompagnato da una preghiera al Signore perché vi sostenga e vi protegga.

Ricordo ancora con piacere quando ero studente e il 1° ottobre riprendevo ad andare a scuola: ho ben presente la gioia e l’entusiasmo di cominciare da capo con una nuova avventura. Era bello ritrovare i compagni e gli insegnanti. Così pure ho un bel ricordo della ripresa delle scuole dopo l’estate negli anni in cui, da giovane prete, ho insegnato religione in una scuola media.

Quest’anno l’inizio delle lezioni è diverso da quello di tutti gli anni precedenti sia perché viene dopo la sospensione delle lezioni che dura dalla fine di febbraio, sia per le impegnative precauzioni necessarie per prevenire il contagio e le incognite di una situazione sanitaria ancora precaria e insidiosa.

La ripresa delle scuole è senza dubbio l’aspetto più delicato e importante della ripartenza dopo l’epidemia da covid-19: la scuola infatti ha pagato un prezzo altissimo per la chiusura necessaria a fermare il contagio. E’ un prezzo che non si traduce immediatamente in numeri come per il PIL o l’occupazione, ma che ha ricadute drammatiche sulla fascia più debole della popolazione: bambini e ragazzi rischiano di aver perso alcuni dei mesi più importanti per la loro vita, un tempo che molto difficilmente potrà essere recuperato. Un primo grande aiuto è stata la «didattica a distanza», che è servita per non perdere i contatti, ma non basta: la scuola è incontro e dialogo di persone, relazione tra insegnante e alunno e degli alunni tra di loro. La scuola non è solamente trasmissione di nozioni ma è «comunità educante» dove ci si forma alle responsabilità della vita non solo grazie all’istruzione ma soprattutto attraverso gli esempi di vita.

E’ una vera impresa quella alla quale siete chiamati: insegnanti, studenti, operatori scolastici assieme alla famiglie. Vorrei che sentiste il sostegno e la vicinanza della comunità cristiana: come Chiesa di Adria-Rovigo pregheremo per questa intenzione nelle messe di domenica 13 settembre. Sappiate che «facciamo il tifo» perché questa impresa abbia successo: insieme con la formazione dei ragazzi è in gioco il futuro della nostra società A tutti voi giunga il mio augurio e il mio sostegno.

+Pierantonio Pavanello – Vescovo di Adria-Rovigo

Assemblea di fine anno

4 giugno 2018

San Bellino
dalle ore 17.00 alle ore 19.30
1. Accoglienza e momento di preghiera
2. Word Café – Condivisione lavori dei team
3. Restituzione dei risultati del questionario di gradimento e valutazione dei corsi di aggiornamento e formazione
4. Comunicazioni del direttore

Lettera dei Vescovi agli Insegnanti di Religione Cattolica

È stata pubblicata la Lettera che la Commissione episcopale per l'educazione ha indirizzato a tutti gli IdRC a poco più di 25 anni dalla pubblicazione della Nota pastorale della CEI dal titolo “Insegnare religione cattolica oggi”, nella quale si esprime l’incoraggiamento, il riconoscimento dell’impegno profuso e un invito a un maggior coinvolgimento nella vita ecclesiale. La data della Lettera, 1° settembre 2017, è anche quella dell’entrata a pieno regime dell'Intesa CEI-MIUR firmata nel 2012, che «porta a compimento un processo pluridecennale della Chiesa, voluto per assicurare un livello di eccellenza alla formazione degli insegnanti stessi».